Il 2 Luglio è il giorno del grande rastrellamento.
I tedeschi occupano Sommariva. L’obiettivo è di farsi riconsegnare 6 prigionieri in mano ai partigiani. Catturati quasi 150 uomini. Richiusi in un recinto all’ingresso del paese, in attesa di essere interrogati.
Segue un ultimatum: il paese sarà raso al suolo se entro le ore 10 del giorno successivo non saranno consegnati i prigionieri. Si richiede l’intervento del vescovo di Alba, monsignor Luigi M. Grassi.
Tra il 4 e 7 Luglio tedeschi e fascisti tornano a Sommariva Perno. La minaccia è sempre la stessa: distruggere il paese!
Gli abitanti sono costretti a sborsare una somma di denaro enorme per il liberare il paese.