I partigiani caduti negli scontri di Cisterna d’Asti e Santo Stefano Roero, a differenza dei dati forniti dalla stampa, sono tre: Rino Rossino fucilato il 6 marzo a Cisterna d’Asti, Domenico Bergamasco e Bartolomeo Sola caduti a Santo Stefano Roero l’8 marzo.
I cippi di località Caretta, nel luogo teatro della vittoriosa battaglia dell’8 marzo, ricordano due partigiani caduti durante gli scontri.
- Bartolomeo Sola “Bertu”, nato nel 1910 a Vezza d’Alba, partigiano della 23a Brigata Canale, morto durante i combattimenti e Domenico Bergamasco detto “Mecu”, di anni 20, partigiano nella Divisione Matteotti “Renzo Cattaneo”.
- Domenico Bergamasco catturato dai fascisti il 6 marzo a Cisterna d’Asti dove si trova in convalescenza per una ferita a un braccio. Alla fine della battaglia viene trovato morto su uno dei mezzi della colonna fascista. È possibile che Bergamasco sia ucciso dai fascisti al momento dell’attacco.
In loc. Caretta ricordiamo anche due caduti in altre circostanze. Il 30 luglio 1944 una pattuglia tedesca in rastrellamento cattura
- Giacomo Curletto partigiano della 23a Brigata Canale, nato a Carignano l’8 marzo 1925. Il suo nome compare tra gli 8 compagni che, con Marco Lamberti, nel febbraio del 1944 raggiungono la Val Casotto. (Amedeo, 1985, p. 14).
- Serafino Chiesa inserito nell’elenco dei partigiani della 23a Brigata Canale, è un contadino di 32 anni nato a Santo Stefano Roero il 21 febbraio 1912, che offre ospitalità al giovane Curletto.
Entrambi condotti in località Madonna delle Grazie sono uccisi da uno dei soldati che spara loro un colpo di rivoltella alla tempia e poi gettati in una scarpata.