partenza – Canale

  • Piazza Italia 18
    Lapide di Duccio Galimberti
  • Via Torino angolo Via Capitano Lucce
    lapide di Franco Casetta
    e Gianni Alessandria
  • Via Roma 57
    lapide di Francesco Coscia
    Vincenzo Gai
    e Pasquale Maglione
  • Via Cittadella 13
    lapide di Americo Locatelli

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Eroe nazionale. Duccio Galimberti curato a Canale

«Il 15 gennaio mi chiamano, devo trasportare con la mia macchina Duccio Galimberti, ferito, all’ospedale di Alba… aveva una grossa taglia che pendeva sulla sua testa, era ferito, tre pallottole. Ma la tragedia fu quando arrivai ad Alba…. Longo rifiuta non potendosi assumere la responsabilità di mettere a repentaglio l’incolumità dell’ospedale senza avvertire i superiori. Duccio non c’è posto per te, c’è ancora una possibilità, ti porto a Canale. Siamo andati e quel signor Ferrero ci ha ospitati per 15 … Continua a leggere

E’ impossibile addestrare il cuore. La morte di Franco Casetta

Dopo un breve trasferimento in Langa il Gruppo Canale staziona in frazione Sanche di Vezza d’Alba. La tragica fatalità incombe a Canale il 6 agosto 1944. Baldassare Raimondo, “Cinin”, ce ne fornisce una parziale testimonianza. «Arriva la domenica. In mattinata a Sanche arrivano tre partigiani: uno sarebbe Franco (Franco Casetta, Vice Brigadiere delle Guardie di Finanza, ndr) […], il “Capitano Deli” (Gianni Alessandria, comandante di Brigata Div. GL 7°, ndr) e uno Chiamato Mancuso (Mancuso Piero, 10° Div GL, comandante di ST, … Continua a leggere

L’arroganza è fascista. Lapide di Coscia, Gai e Maglione

Ritornando nella principale Via Roma, il muro che cinge l’attuale Enoteca ci racconta un episodio del 25 novembre 1944. Il Gruppo Canale è ora 23a Brigata. con l’ingresso di altre bande di Magliano Alfieri (Giuseppe Scanavino), Santo Stefano Roero (Locatelli Luigi “Dante”) e Vezza D’alba (fratelli Sola), conta di oltre 120 unità. Capitanata da Cordero Francesco “Ceka” è stata tra le prime ad entrare in Alba in ottobre e tra le ultime a lasciarla nel novembre. Il proclama Alexander crea … Continua a leggere

Una dolorosa sventura. La morte di Amerigo

L’inverno 1944-45 è terribile, neve e gelo anche nel Roero. Nel febbraio 1945 la 23a Brigata si riorganizza, ha perduto adepti nel rastrellamento di località Anime. Assiste con azioni di alleggerimento il protrarsi della battaglia di Cisterna del 6 e 7 marzo 1945, per poi diventare protagonista vittoriosa il giorno successivo, l’8, in località Caretta di Santo Stefano Roero. Oltre un lungo mese ci separa dalla Liberazione, alla vigilia la tensione cala. Siamo nei pressi della Cappella della Madonna della Neve. … Continua a leggere