Dai libri alle armi. Pietro Augusto Dacomo

Pietro Augusto Dacomo nasce a Monticello d’Alba, frazione Borgo, il 16 febbraio 1921. Dopo il diploma magistrale, viene chiamato alle armi:

  • Scuola Centrale Militare di Alpinismo di Aosta, dove consegue la promozione a Sergente;
  • Corso Ufficiali di Complemento a Bassano del Grappa, dove diventa Sottotenente del III Reggimento Alpini;
  • guerra in Jugoslavia, dove riporta una ferita e per questo viene inviato in licenza fino al momento dell’armistizio.

A casa in convalescenza, il 20 novembre 1943, il giovane Dacomo organizza nella sua borgata una squadra di 25 volontari partigiani. Nei mesi successivi raggiunge le formazioni partigiane di Enrico Martini “Mauri”, che operano nelle Langhe nel I Gruppo Divisione Alpine.

Viene catturato nel terribile rastrellamento dei nazifascisti a Corsaglia l’11 marzo 1944, dapprima rinchiuso nelle carceri di Ceva, e poi trasferito a Cairo Montenotte (Savona). Rinchiuso in una cella sotterranea e torturato, viene fucilato il 16 aprile 1944 insieme ai suoi compagni di prigionia: Ettore Ruocco, Innocenzo Contini e Domenico Quaranta. Sui muri della segreta in cui è rinchiuso per oltre un mese scrive l’incipit del Pater noster in latino e la frase “Nella vita si giura una volta sola”.

Decorato di Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria con la motivazione:

Rinchiuso in una orribile cella sotterranea, torturato ferocemente, privato di cibo ed acqua, ma sorretto da gigantesco amore per l’Italia, taceva resistendo ad ogni sevizia. Nel momento estremo, il corpo piagato ed infranto, trovava ancora la forza per gridare agli invasori la sua fede negli eterni destini dell’Italia. Fulgido esempio di eroismo e di fede nelle generazioni future.

A Dacomo è dedicata una via di Alba (da Corso Michele Coppino a via Fratelli Ambrogio), una piazza e la Scuola Primaria di Monticello d’Alba.

Il monumento ricorda altri caduti della guerra di Liberazione:

  • Mario Nantiat, nato a Monticello d’Alba il 28 febbraio 1922. Entra nelle Formazioni Autonome di Mauri, partecipa alle operazioni nella zona di Sommariva Perno, dove muore il 14 aprile 1945.
  • Camillo Muratore nasce il 13 luglio 1907 e si trasferisce a Torino per lavorare negli stabilimenti FIAT, dove manifesta il suo antifascismo e sprona i giovani ad opporsi al regime. Il 25 aprile 1945 muore con l’arma in pugno davanti alla fabbrica che difende.
  • Modesto Cornaglia, nato a Monticello l’8 febbraio 1926, è un giovane contadino con sentimenti antifascisti che aderisce alla lotta partigiana. Viene ucciso da un colpo di arma da fuoco a Gallo d’Alba il 31 gennaio 1945.

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